Vigliacchi che non hanno il coraggio delle proprie azioni, uccidono innocenti indifesi
L'Amministrazione comunale di Sant'Antimo, nella commozione e nello sdegno, si unisce alla condanna espressa dalla società civile italiana per il barbaro omicidio della studentessa di Brindisi ad opera di forze terroristiche che, accecate dalle loro battaglie ideologiche, perdono di vista il bene del Paese e ciò che il suo popolo ha di più sacro: il rispetto per la vita.
Lottiamo tutti i giorni, nelle grandi e piccole cose, per costruire una società del dialogo e dell'incontro: vogliamo che chiunque possa esprimere la propria opinione e dire la propria su qualunque cosa, senza preclusioni o censure. Ma non riusciamo a dialogare con chi pretende di imporre il proprio punto di vista; con chi vuol essere ascoltato senza ascoltare le ragioni dell'altro; con chi sostiene lo spargimento di sangue come metodo per ottenere attenzione. Non riusciamo a parlare con chi ci assorda con il dolore di una strage; non riusciamo ad ascoltare chi grida furibondo fino a uccidere chi non ha colpa.
Nulla è peggio che uccidere un giovane; o forse sì: ucciderlo d'improvviso, indifeso, innocente, portando via il futuro a lui, alla sua famiglia, a tutti i suoi cari. I giovani sono la speranza e la ricchezza di tutti: chi uccide i giovani uccide un pezzo di ciascuno di noi. Noi vogliamo e pretendiamo che non accadano mai più cose simili a questa. Diciamo chiaramente al terrore e a chi lo compie che questi gesti odiosi sono oltretutto inutili, perché ci allontanano anche da chi rivendica la più sacrosanta delle ragioni. Perché non possiamo comprendere chi pretende di toglierci la vita in questo modo: noi, la vita, la amiamo.
Il Sindaco
Francesco Piemonte