COSA FARE SE CI SI RENDE CONTO DI AVERE SBAGLIATO A COMPILARE LA DOMANDA?
Le istanze possono essere ripresentate esclusivamente tramite piattaforma MyCity. Qualsiasi comunicazione ovvero documentazione relativa ad istanze presentate dai cittadini in modalità diverse da quelle previste dal Bando non saranno prese in considerazione. La procedura di valutazione delle istanze prevede che nel caso di istanze rifiutate, al cittadino sia inviata una mail in cui si comunicano i motivi del rifiuto e si invita il cittadino a ripresentare una nuova domanda corretta.
È POSSIBILE ALLEGARE L'ISEE CORRENTE?
L'ISEE corrente permette di aggiornare il valore ISEE dei cittadini per i quali è peggiorata la situazione lavorativa o economica rispetto a quella di due anni prima, riferimento per l'Isee ordinario. Quindi può essere allegato solo un ISEE CORRENTE NON SCADUTO (in corso di validità) o al massimo con scadenza 31.12.2022.
È POSSIBILE ALLEGARE L'ISEE 2022?
Sì. Sono validi gli ISEE 2023 e 2022.
PER IL DOCUMENTO D'IDENTITÀ LA PIATTAFORMA MI PERMETTE DI ALLEGARE UN SOLO FILE. È POSSIBILE ALLEGARE IL SOLO FRONTE, SENZA RETRO?
No. Il file deve contenere il documento per intero, fronte retro. Ciò vale anche per il codice fiscale e per ogni altro allegato (ad esempio, se il certificato di disabilità è composto da più pagine, il file unico dovrà contenerle tutte).
HO SBAGLIATO AD ALLEGARE I DOCUMENTI. COSA DEVO FARE?
Se i documenti allegati sono quelli richiesti (Carta di identità in corso di validità, Isee 2022 o 2023, eventuali decreti di invalidità/disabilità, etc) ma sono stati allegati in sezioni diverse da quelle indicate in piattaforma, la domanda, fermo restando le altre verifiche, può considerarsi valida. Se, invece, l'errore consiste nell'avere allegato documenti scaduti, non validi etc, al momento della verifica la domanda sarà rifiutata e al cittadino sarà inviata una mail con i motivi del rifiuto. Il cittadino potrà ripresentare una nuova domanda, entro il 31/01/2023 sempre attraverso la compilazione del form sulla piattaforma MyCity.
COME SI CALCOLA L'IMPORTO DA INSERIRE ALLA VOCE DELLE PROVVIDENZE PUBBLICHE PER L’ANNO 2022 (REDDITO/PENSIONE DI CITTADINANZA ECC.) RIFERITE AL NUCLEO FAMILIARE?
Le provvidenze pubbliche per l'anno 2022 devono comprendere ogni somma percepita a titolo di provvidenza (sono esclusi ad esempio i redditi da lavoro). Esempio: percettore di RdC per l'anno 2022 ha ricevuto anche l'assegno unico una tantum: bisogna moltiplicare la somma percepita mensilmente per 12 mensilità e a questa sommare l'importo dell'assegno unico percepito nel 2022. Se il risultato di questa operazione è inferiore a euro 12.000,00 allora si può richiedere il Buono Spesa 2023, in caso contrario no. Si ricorda che le istanze saranno inviate alla Guardia di Finanza per accertamenti relativi alle false dichiarazioni.
HO RICEVUTO UNA MAIL IN CUI SI DICE CHE LA MIA PRATICA RISULTA EVASA. CHE SIGNIFICA?
Significa che la pratica è stata accolta.
COSA SIGNIFICA "COMPENSI A TITOLO DI PROVVIDENZA?
Si tratta di sostegni economici che, secondo la normativa vigente, possono non essere dichiarati dal cittadino nella DSU (Dichiarazione Sostitutiva Unica). Nel caso in cui uno o più componenti del nucleo familiare del richiedente il Buono Spesa 2023, abbia percepito, nel corso del 2022, provvidenze economiche superiori a € 12.000,00, NON SI HA DIRITTO A RICHIEDERE il Buono Spesa 2023.